Zdora

l’angolo del futile

zdoro vs glicine

Posted by zdora su 9 febbraio 2010

tempo fa, parlando di matrimonio, io ho manifestato la mia voglia di indossare qualcosa di lievemente colorato, meglio se glicine. il glicine violetto delle pubblicità delle spose di pignatelli, più precisamente. beh. apriti cielo. lo zdoro e il suo testimone hanno cominciato con “ma sei pazza?” e finito, dopo 10 minuti, con “se entri glicine noi due ci guardiamo e, non dicendo nulla, ce ne andiamo“. a niente è valso insistere che non intendevo arrivare all’altare vestita di lilla acceso, nè tantomeno essere fuori luogo. bene. questa storia del glicine è stata tirata fuori come la presa in giro dell’anno ad ogni incontro con amici. incontri che terminavano tutti con “ciao, a presto, e mi raccomando il glicine (hi hi)“. quindi me ne sono fatta una ragione.

domenica, complice il bel tempo e la voglia di prosiutto, decidiamo di fare una capatina a parma. così, senza sapere nulla di parma. io, lo zdoro e la mia compagna di laurea, ioga (una sola, straziante, volta), pranzetti e matteo viviani. girovaghiamo, mangiamo finalmente sto prosiutto (e una pasta al burro a peso d’oro) e visitiamo la cattedrale di parma. uno spettacolo. cioè. io, per le chiese, non ci vado mica matta. ma questa. queeesta. una cripta a pavura, bellissima. comunque. non siamo qui per parlare della cripta di parma, no? dato che anche col sole fa un freddo becco, decidiamo di andare a fare un saltino a torre chiara prima che sia troppo tardi (e che il congelamento sia definitivo). ci incamminiamo e incappiamo in una vetrina con vestiti da sposa. di fianco c’è una tipa vestita da spagnola, col vestito rosso fuoco e i capelli neri raccolti. “dopotutto” mi dico “le bimbe si travestono da damine, i bimbi da moschettiere, i neonati da ape e le donne perchè non possono scendere in piazza da spagnole?“. non faccio in tempo ad elaborare questo pensiero che mi accorgo che la spagnola viene verso di noi con un opuscoletto. forse…forse…faccio 2 più 2…è una sposa. un’orrenda cosa rossa dotata di coprispalle pelicciato rosso che prende dritta verso di me. sarà mica…

salve, in un edificio qua vicino c’è una dimostrazione per sposi con abiti, accessori, meic ap artists eccetera, vi interessa?

lo zdoro con la faccia verde. io e la fra diventiamo raggianti.

beh…forse un giretto…

si sposano a settembre! si sposano a settembre” sento dire alla rana dalla bocca larga che spunta alle mie spalle. ecco. siamo dentro. senza scampo. guardo lo zdoro supplicante, con l’occhietto da cerbiatto abbandonato. “ma non dovevamo andare a torre chiara?” “si…ma…dai, un girettino veloce veloce“.

bene. ci troviamo catapultati in una stanza piena di tutto con una tavola imbandita al centro e un manichino con una parrucca che un tipo si ostina a pettinare nonostante sia fissa lì, tipo cartapesta. una signora ci accoglie (e non ci molla neanche un secondo. già sono nervosa) e ci spiega. ochei, non sono una cima ma ci sono venuta io qua, e immagino che quelli appesi siano oh! vestiti? e quelle cose piene di confetti siano tipo, che so, bomboniere? questa non ci molla, tantomeno quando la fra ribadisce che ci dobbiamo sposare a settembre, affermazione che le fa assumere lo sguardo da avvoltoio pronto a difendere la sua carcasa a costo della sua vita. scorriamo i vestiti appesi, ci rendiamo conto che sono tutti inguardabili. assaggiamo i confetti (io e la fra, lo zdoro è troppo sotto pressione per mangiare), e poi veniamo accompagnati nella stanzina dei vestiti da uomo. non prima di passare davanti ad un finto buffè con barman che ci offre qualcosa. passiamo i vestiti da uomo (questi spettacolari), dopodichè veniamo catapultati nella sala iniziale nonchè trascinati dalla tipa verso il manichino. dove il barman (si, proprio lui), ci viene a dare biglietti da visita nonchè opuscoletti e ci spiega quanto l’approccio aiurvedico possa giovare al capello per il gran giorno. poi, rivolgendosi all’unico maschio della cumpa, gli spiega quanto sia importante il trucco per lo sposo, che no, non si può venir lucidi nelle foto. e lo zdoro che pure gli dà corda. forse perchè è lievemente intuibile che altrochè sposa, il barman è interessato a lui. non so come facciamo a divincolarci dalla morsa letale di questa marmaglia di professionisti del matrimonio, ma alla fine ce la facciamo. usciamo di lì, torniamo davanti alla vetrina con gli abiti, e lo zdoro, con aria innocentemente interessata, fa

ecco, dentro erano brutti, ma questo è bello. cioè, mi piace proprio“.

segnando l’abito glicine di pignatelli.

5 Risposte to “zdoro vs glicine”

  1. manulea said

    Me lo vedo proprio lo Zdoro con correttore, fondotinta e cipria. Sì sì.
    Vai col glicine, cara. Sai che hai tutto il mio appoggio.

  2. Roberta said

    anch’io ero in glicine (10 anni fa…), tendente un po’ al grigio…e poi scusa, lui non deve vedere l’abito, tu prendilo glicine e poi sopresa sorpresa…sono convinta che all’altare sarai cosi’ bella che anche se fossi in giallo canarino, lui non se ne accorgerebbe!

  3. Michela said

    mia cara ma qui allora non-ci-siamo: la sposa RULES! Decide e sragiona e tutto è giusto, signora mia! Fossi pure decisa a vestirti da carmen miranda! (agevolo fulgido esempio: http://fashionview.files.wordpress.com/2008/11/carmen_miranda-006.jpg) de-he o-ho-hooo!
    I trappoloni per i promessi sposi sono ovunque…mi stupisce però una cosa. Ma nessuna ha esclamato inorridita ‘TI SPOSI A SETTEMBREEEE?? MA E’ TARDISSIMOOOOOO!’? Donna fortunata.
    Per il top del top del trash devi venire a Roma spose: fatti un giro nel reparto torte e poi ne riparliamo.

  4. pipuffa said

    Michelì, il link non funziona, peccato perchè ci tenevo tanto tanto a vedere la sposa carmen miranda

  5. zdora said

    anch’io!

Lascia un commento