come brucia

no. non ho fatto poi così bene a mettere un tacco 10. soprattutto perchè sarei stata fuori tutto il giorno sotto la pioggia (=pavimenti scivolosi dentro), e mi sarei dovuta studiare in lungo ed in largo tutti e tre gli ospedali della città. c’ho i piedi in fiamme.

la sera, però, mi sono data una mossa e sono andata con l’allegra brigata a magnare la pizza dalla fra e poi al medusa a vedere ratatuil. mai scelta fu più azzeccata. il topino era troppo carrrino e foffo, la grafica era spettacolare (ho creduto, ad un certo punto, che avessero filmato delle cose reali e poi fatto un montaggio) e la storia banale (nessuno si aspettava sta storiona, eh) ma comunque piacevole. voglio un topo. su-bi-to.

appena arrivati a casa controllo le estrazioni del lotto (con tutti i numeri che avevo sognato non potevo fare a meno). premessa: ieri dico allo zdoro “porca miseria, mi son dimenticata il numero clu!” “mmm…vedrai che allora uscirà“. premessa due: dato che avevo sognato che mi trovavo a bologna e dovevo prendere l’aereo, ho giocato su due ruote, ovvero quella di venezia e di bologna (che poi fa capo a firenze). il fattaccio: controllo…su firenze c’era un numero giocato e il numeraccio che mi ero dimenticata. cioè, facevo ambo secchissimo. che non è comunque poco, dai.

ora mi chiedo, anzi, vi chiedo: devo rigiocare o è persa? e se devo rigiocare, altre tre volte o una volta alla settimana per tre settimane? non c’ho mai capito una cippa.